Infiorata Genzano di Roma 2024: date, storia, curiosità e info utili

L’infiorata di Genzano di Roma è un appuntamento imperdibile che si rinnova ogni anno per catturare l’attenzione del pubblico di turno attraverso il suo inconfondibile tripudio di fiori dalle vivaci tonalità.  

Quando sarà l’infiorata di Genzano 2024: le date

Riconosciuta nel 2011 dal ministero del Turismo come Patrimonio d’Italia per la Tradizione, l’infiorata di Genzano è un’autentica istituzione della località laziale che segue ogni anno un iter ben preciso per appassionare la comunità locale e i turisti provenienti da ogni angolo del globo. A conti fatti, è una manifestazione che impegna l’intero apparato organizzativo per ben 12 mesi creando una continuità pressoché unica nel suo genere tra un’edizione e l’altra. 

Tra gennaio e febbraio, si assiste all’ideazione dei bozzetti da concretizzare, poi, durante le fasi successive. Durante il mese di marzo, vengono scelti, per l’appunto, quei bozzetti che saranno poi realizzati in via definitiva, mentre ad aprile c’è il conteggio di fiori ed essenze vegetali per rifinire i quadri infiorati. A maggio, si dà il là all’apertura del cantiere dell’infiorata e a giugno avviene la cosiddetta attività di spelluccamento dei fiori e di realizzazione di quelle opere che saranno alla base sia dell’infiorata per i Ragazzi che della manifestazione tradizionale. Il periodo incluso tra luglio e agosto è il momento ideale per effettuare l’inventario di quel materiale vegetale da conservare nelle grotte in attesa del prossimo evento. Tra settembre e ottobre, invece, viene scelta la data della prossima edizione dopo un confronto con il rappresentante della comunità religiosa. Infine, tra novembredicembre si sceglie il tema dell’edizione prevista per l’anno dopo. 

Le date ufficiali per l’edizione 2024 non sono state ancora ufficializzate, ma sulla scorta delle edizioni precedenti dovrebbe tenersi ad inizio giugno. Pertanto, se si vuole partecipare in tal senso, occorre monitorare la situazione consultando anche il sito ufficiale del Comune di Genzano di Roma per non perdere, per nessuna ragione al mondo, un appuntamento semplicemente memorabile.

Storia dell’infiorata di Genzano di Roma e curiosità

Volendo fare un focus sulla storia di questa manifestazione, occorre partire dal lontano 1778, ossia quando alcune famiglie residenti in Via Livia diedero vita a tale usanza per il passaggio della Processione del Corpus Domini. Una ricorrenza che, a poco a poco, ha assunto uno spessore estetico e folkloristico così elevato che il suo tratto distintivo per eccellenza (il tappeto floreale) è diventato un simbolo per innumerevoli generazioni e un profondo motivo d’orgoglio per la comunità del posto. In aggiunta a ciò, c’è da dire che l’Infiorata ha segnato momenti significativi della cittadina laziale conditi da presenze illustri e autorità dell’epoca di livello assoluto. Nel 1801, per esempio, questa manifestazione viene visitata dal re Emanuele di Savoia e sua moglie, mentre nel 1843 tocca a papa Gregorio XVI; nel 1947, invece, l’Infiorata si offre alla visita di due importanti figure istituzionali dell’epoca, ossia De Gasperi e Togliatti.

Nel 1978, per la prima volta nella sua storia l’Infiorata di Genzano di Roma approda all’estero. Da quella data in poi, la manifestazione farà tappa in diverse metropoli come Tokyo, Filadelfia, New York e Toronto senza disdegnare anche qualche cittadina italiana quale Aosta, Noto, Bologna, Terrasini e Trani. Nel 1992, poi, è la volta dei grandi stilisti, con Missoni, Fendi, Biagiotti, Versace e Mattiolo che prendono parte all’evento in questione fornendo ulteriore lustro ad una manifestazione a dir poco spettacolare.

L’excursus storico su tale evento fa il paio con una serie di curiosità (operative e non) davvero accattivanti. La fase dello spelluccamento, ad esempio, si caratterizza per la separazione dei petali dalle corolle e alla relativa divisione per colore in cassette che vengono custodite nelle grotte sotterranee del Palazzo comunale. Un’usanza del posto la cui esecuzione richiede una certa manualità affinché il risultato finale sia all’altezza della situazione. Il momento clou della festa, che avviene la domenica pomeriggio nella Solenne Processione del Corpus Domini sulla via Infiorata, fa il paio con un corteo di musiche e colori che invade le vie cittadine con allegria e profonda vivacità. Frangenti significativi accomunati dalla realizzazione di un meraviglioso tappeto floreale per mano dei Maestri infioratori, il cui compito si caratterizza per tre aspetti fondamentali: monitorare le varietà di fiori del territorio; unire i petali sparsi; formare tappeti floreali in grado di definire delle autentiche opere d’arte. 

Come raggiungere Genzano di Roma per l’infiorata

Arrivare a Genzano di Roma per l’infiorata (e non solo) è molto semplice. Se si è in auto e si proviene da sud, occorre prendere l’Autostrada Napoli-Roma, uscire a Valmontone e proseguire per circa 30 chilometri verso la direzione di Velletri. Giunti sul posto, occorre imboccare la Via Appia per arrivare finalmente a Genzano.

Qualora, invece, si provenga dal nord, bisogna prendere il Grande Raccordo Anulare imboccando l’uscita 23 per poi instradarsi sulla Via Appia – direzione Ciampino-Albano Laziale. Infine, occorre proseguire per circa 25 chilometri fino a Genzano di Roma.

Dove parcheggiare a Genzano di Roma nei giorni dell’infiorata

I parcheggi di Genzano di Roma presentano un’ampia gamma di scelte, soprattutto in occasione dell’infiorata. Quelli pagamento è possibile incrociarli in Corso  Antonio Gramsci, Via Sebastiano Silvestri, Via Fratelli Colabona, Viale Giuseppe Mazzini, Via Italo Belardi e Via Giuseppe Garibaldi fino a Via dei Mille. Per i parcheggi liberi, c’è il medesimo imbarazzo della scelta. E tra quello situato in Via Carlo Alberto Dalla Chiesa e quello collocato in Piazzale Sforza Cesarini, si potrà trovare lo spazio giusto per sostare e godersi uno spettacolo che fa dell’autenticità il suo principale cavallo di battaglia.

In più, in concomitanza dell’infiorata, sarà possibile beneficiare anche di alcuni spazi aggiuntivi che vengono creati appositamente per ospitare persino i flussi di turisti provenienti anche dall’estero o dalle regioni limitrofe.

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