I 7 Re di Roma: elenco nomi in ordine cronologico e riassunto storia

Nell’arco di tempo che va dal 753 al 509 a.C., Roma fu governata da sette Re. La leggenda narra che il 21 aprile (l’undicesimo giorno prima delle calende di Maggio dell’anno 753), Romolo tracciò con un aratro un solco quadrato, entro cui sarebbe nata la nuova città, Roma.

Romolo, fratello gemello di Remo, era figlio del dio Marte e discendente di Enea, secondo la leggenda, sarebbe stato il primo re di Roma. Successivamente regnarono altri sei re.

La storia dei 7 Re di Roma: riassunto e curiosità

Ma vediamo quanto e come hanno regnato i sette re di Roma.

Romolo si autoproclamò Re dopo aver ucciso suo fratello Remo. Al fine di favorire l’incremento della popolazione, Romolo ebbe la necessità di aumentare il numero di donne presenti e quindi organizzò il Ratto delle Sabine grazie al quale pare che riuscì a rapire oltre 600 vergini. Questo episodio scateno una guerra tra Romani e Sabini che però finì nella stipula di un trattato di pace ad opera di Ersilia, una delle donne rapite che divenne la moglie di Romolo. Romolo regnò quindi insieme al re dei Sabini, Tito Tazio, annoverato come l’ottavo re di Roma.

Numa Pompilio di origine Sabina, imparentato con Romolo, fu regolarmente eletto e istituì il calendario e i collegi sacerdotali. Poco incline alla guerra, rimodulò il calendario portandolo a 12 mesi a fronte dei 10 precedenti. A lui si deve la fondazione dei pontefici e la suddivisione della popolazione per mestieri.

Tullio Ostilio, figlio di padre etrusco e madre latina, anch’esso imparentato con Romolo, fu regolarmente eletto. Riuscì a conquistare Alba Longa, distruggendola e con lui Roma cominciò ad allargare la sua egemonia nei confronti delle popolazioni circostanti.

Anco Marzio, sabino, era nipote di Numa Pompilio. A lui si deve la fondazione di Ostia che divenne il porto grazie al quale la città di Roma poté intensificare gli scambi commerciali. Si occupò inoltre di promuovere alcune opere pubbliche. Aumentò i commerci e in particolare costruì le saline, regalando a tutta la popolazione il sale per la conservazione degli alimenti.

Tarquinio Prisco di origine etrusca, si occupò di opere pubbliche. Sotto il suo regno fu edificato il Circo Massimo e la città venne abbellita. Date le sue origini, inserì nelle tradizioni anche alcune usanze etrusche.

Servio Tullio, etrusco anch’esso, circondò di nuove mura urbane i sette colli e fece costruire il Tempio di Diana. Fu il primo a censire la popolazione per poi suddividere le persone in classi.

Tarquinio il Superbo, etrusco, fu cacciato dal popolo in seguito alla morte della giovane Lucrezia, che si uccise a seguito di un tentativo di violenza consumata nei suoi confronti ad opera del figlio del re, Sesto.

A seguito della cacciata di Tarquinio il Superbo fu istituita a Roma la Repubblica.

Rispetto alle credenze religiose, per esempio, Romolo fece costruire un tempio a Giove Feretrio;

Numa Pompilio fece costruire il tempio di Giano e quello di Vesta e istituì il culto della ninfa Egeria.

Tullio Ostilio invece non fu moto dedito alla religione. La sua smania di conquista era tale da non dedicare abbastanza tempo al culto religioso, fin quando una terribile epidemia di peste si abbatté sulla popolazione durante il suo regno. Provò a invocare il dio Giove che per punizione lanciò un fulmine sulla sua dimora riducendolo in cenere.

Anco Marzio, fu anch’egli dedito all’espansione e sotto il suo regno annesse all’urbe il Celio, l’Aventino e il Gianicolo. Tarquinio Prisco diffuse il culto di Iuppiter. Diede vita ai ludi romani e promosse il culto di Hercules. Servio Tullio dedicò un tempio alla dea Fortuna e diede ordine di edificare il tempio dedicato alla dea Diana; Tarquinio il superbo, riprese a grandi linee il culto di Tarquinio Prisco.

Tra le particolarità della storia mista a leggenda dei sette re di Roma, è singolare il fatto che nessuno dei re succedette a suo padre. Ciò che successivamente prese il nome di Roma, fu inizialmente un territorio abitato da pastori che pur di non perdere terre e bestiame furono sempre pronti a combattere. Per essere più forti non esitarono a coabitare con popoli diversi al fine per di risultare più forti. Da notare è anche come nessuno dei re aveva origini romane a parte Romolo. Ma pare che al popolo dei romani interessassero le reali capacità del re, quindi non ebbero mai la propensione a promuovere qualsivoglia titolo ereditario.

Elenco dei 7 Re di Roma in ordine cronologico

Furono, dunque, sette i re di Roma, in ordine: 

  1. Romolo;
  2. Numa Pompilio;
  3. Tullio Ostilio;
  4. Anco Marzio;
  5. Tarquinio Prisco;
  6. Servio Tullio;
  7. Tarquinio il Superbo.

La storia delle origini di Roma è mista di leggenda. Certamente, nel periodo precedente la fondazione della Città la regione geografica era abitata dai Latini, popolo dedito all’agricoltura e alla pastorizia che si insediava in villaggi. Intorno al 900 a.C. gli abitanti di questi villaggi divennero artigiani e mercanti. Alba Longa era la ‘capitale’ e l’estensione di questi villaggi arrivava fino alle rive del fiume Tevere che garantiva attraverso le attività fluviali le interazioni commerciali tra i vari villaggi.

Roma era tra questi e l’epoca storica alla quale ci stiamo dedicando coincide con la storia dei primi re di Roma. La forma di governo attuata in quel periodo era la monarchia, che durò per 35 anni. Questa età è infatti denominata Età Regia.

Le informazioni riguardo questo periodo storico sono davvero poche ed è per questa ragione che è infarcita di molte leggende. A conferma che questo periodo era una monarchia troviamo a testimonianza alcuni reperti archeologici dell’epoca.

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