10 cose da vedere a Roma in un giorno, gratis e particolari

Se vi trovate a Roma di passaggio, con un budget limitato (o inesistente) e volete godere comunque delle bellezze che la Città eterna offre ai suoi visitatori, siete nel posto giusto. Di seguito trovate un elenco di 10 cose particolari e gratuite che potete vedere a Roma, in alternativa alle solite bellezze turistiche.

Roma in un giorno: 10 attrazioni particolari a costo zero

Roma non è solamente la città degli antichi romani, la culla dell’Occidente e la città dei Papi, Roma è anche la città dell’insolito. Per questo motivo abbiamo realizzato un elenco di 10 cose particolari che possono essere viste a budget 0 e soprattutto che possono essere viste nell’arco di una sola giornata. Partiamo per il nostro viaggio all’insegna della particolarità:

1. Buco della Serratura – Piazza dei Cavalieri di Malta, 4

Non potevamo non inserire nell’elenco né tanto meno non iniziare la nostra lista con  questa vera particolarità: il Buco della Serratura più famoso di Roma! Si trova a soli 10 minuti a piedi dal Circo Massimo e di fianco al più famoso e rinomato Giardino degli Aranci. Sulla piccola piazza antistante si trova un grande cancello, solitamente chiuso dalla cui serratura, avvicinando l’occhio, si può scorgere un viale prospettico realizzato da siepi e cespugli al cui fondo si scorge in lontananza il Cupolone, come i romani chiamano affettuosamente la Cupola di San Pietro. Il gioco di prospettive fa sembrare la cupola vicinissima tanto da scorgere i dettagli architettonici. Pare che il viale sia stato realizzato su progetto del Piranesi, quando all’artista fu affidata anche la restaurazione dell’edificio e della facciata. Appoggiare l’occhio alla serratura e godere della visuale non ha prezzo: letteralmente.

2. Piccola Londra – Viale del Vignola, 50

Quasi nessuno lo sa, ma a Roma esiste un quartiere che per via dei palazzi e dello stile architettonico rievoca le atmosfere della città di Londra. Passeggiando per la piccola via sembra di trovarsi letteralmente dentro Notting Hill! Si tratta di una strada privata che rievoca in tutto e per tutto lo stile british e non è un caso: la storia di questo piccolo gioiello situato nel cuore del quartiere Flaminio affonda le radici all’inizio del secolo scorso. Per la precisione nel 1909, quando venne eletto sindaco di Roma Ernesto Nathan, sindaco italo-inglese. Ernesto Nathan desiderava portare lustro alla città di Roma così da consentirle di competere con le grandi capitali europee e intuì che l’ambizioso progetto dovesse partire anche dal rifacimento di alcuni quartieri, come questo. Questo angolo di Inghilterra fu realizzato dall’architetto Quadrio Pirani che avrebbe dovuto realizzare altri quartieri di Roma con lo stesso stile, purtroppo però il progetto si arrestò solamente a questa via.

3. Porta Magica – Piazza Vittorio

Nel quartiere Esquilino, all’interno del Parco è presente questa porta Porta che secondo la tradizione sarebbe una Porta Magica, conosciuta anche con il nome di Porta Alchemica, Porta dei Cieli, Porta Hermetic ecc., i soprannomi si sprecano per descrivere questa porta. Si tratta di un monumento fatto costruire tra il 1655 e il 1680 dal Marchese di Pietraforte, Massimiliano Savelli Palombara, poeta e… alchimista! Si tratta di una delle cinque porte di Villa Palombara, la Villa di proprietà del marchese e l’unica porta ad oggi sopravvissuta. Inoltre è anche uno dei pochi esemplari esistenti al mondo di architettura alchemica. Pare infatti, secondo la leggenda che l’alchimista Francesco Giuseppe Borri fu ospitato nella villa del marchese per poi scomparire il giorno dopo attraverso la porta, lasciando dietro di sé una scia di pagliuzze dorate e una serie di documenti indecifrabili che contenevano, probabilmente, la soluzione per ricreare il segreto della pietra filosofale. Il marchese decise allora di far costruire 5 porte ognuna delle quali sormontata proprio dai simboli trovati all’interno delle carte abbondanti dal Borri e che ancora oggi sopravvivono nell’unica porta rimasta in piedi.

4. La Palla di Cannone – Basilica di San Bartolomeo all’Isola, Isola Tiberina

Nel cuore del Rione Ripa, e per la precisione sull’Isola Tiberina, nelle immediate vicinanze del quartiere Trastevere si trova questa bellissima Basilica. La particolarità che rende interessante visitare questo luogo di culto si trova però all’interno della Cappella della Vergine: stiamo parlando di una palla di cannone incastrata nella parete. La palla cadde nella chiesa passando attraverso una finestra della cappella, durante gli scontri della Repubblica Romana del 1849. Miracolosamente, la palla non colpì  dei fedeli presenti al momento all’interno della chiesa e per questo motivo la cittadinanza ivi presente considerò l’evento come un segno divino, motivo per il quale la palla rimase incastrata lì per sempre, dove ancora oggi è possibile ammirarla.

5. Via Niccolò Piccolomini

Si tratta di una stradina molto particolare, ospitata tra via Aurelia Antica Gregorio VII. Proprio da questa prospettiva si può ammirare la Cupola di San Pietro… in lontananza. Ebbene sì: per via di un particolare effetto ottico, se ci si avvicina la Cupola di San Pietro sembra allontanarsi a vista d’occhio, mentre, al contrario, più ci si allontana, più la cupola sembra avvicinarsi! Nessuno è ancora riuscito a spiegare veramente come mai si verifichi questo particolare effetto visivo, ma la suggestione provocata è assolutamente garantita. La via è inoltre un notevole punto panoramico: proprio da qui, si può infatti godere di una visuale mozzafiato su tutta Roma con l’imponente profilo del Cupole a dominare lo spazio circostante.

6. Salita dei Borgia – Chiesa di San Pietro in Vincoli, 4/a

Si tratta di uno dei posti più cupi di Roma, ma comunque pieni di storia e fascino: un passaggio coperto che sovrasta una scalinata. Le cronache antiche lo chiamavano anche Vicus scelleratus (vicolo sfortunato) perché pare che proprio qui sia stato ucciso Servio Tullio, uno dei primi mitici sette Re di Roma. Un altro elemento macabro della triste storia è che, successivamente alla morte del padre, la figlia di Servio Tullio, Tullia, passò sopra il corpo del padre con un cocchio. Sebbene queste siano solo leggende, ad oggi, la scalinata conserva solo il nome “horror”, ma non è rimasto più niente di pauroso p di inquietante e anzi, il vicolo, oggi, è conosciuto per l’intenso scorcio che offre alla vista e per la piazzetta antistante. Sempre sulla piazza si affaccia inoltre un bellissimo palazzo interamente ricoperto di edera. Infine, proprio al di sopra della scalinata si trova un delizioso terrazzino soprannominato Balcone di Vannozza, dal soprannome con cui era nota una delle amanti del Papa Alessandro VI che abitava proprio all’interno dell’abitazione.

7. Clivo di Scauro –  tra il Colosseo e il Circo Massimo

Si tratta di una strada poco nota addirittura agli stessi romani. La strada è una via antica di Roma, risalente al II sec. a.C. e che è rimasta quasi del tutto intatta. La via prende il nome dal magistrato romano che la fece costruire: Marco Emilio Scauro. la via costeggia la Basilica dei Santi Pietro e Paolo costeggiando, contestualmente, il Celio, uno dei 7 colli di Roma. Ad aggiungere particolare fascino alla via contribuisce la serie di archi in laterizio che sovrastano un’epoca medievale che creano un effetto prospettico davvero notevole. passeggiando per il Clivo e calpestando il pavimento antico si avrà l’impressione di camminare nella storia. Passeggiando per la strada, inoltre, si potranno anche visitare le case romane del Celio, interessanti testimonianze artistico religiosa dell’epoca più antica della città di Roma.

8. Orologio ad Acqua – Villa Borghese

Si tratta di una tappa davvero unica, un orologio che per funzionare ha bisogno di essere alimentato ad acqua! L’orologio si trova all’interno di un piccolo laghetto artificiale, circondato da una folta vegetazione che rievoca un’ambientazione tropicale. L’orologio è stato costruito nel lontano 1867 dal frate domenicano Giovanni Battista Embriaco come esperimento, ma da allora non è mai stato spostato, per cui di storia, questo orologio ne ha vista davvero tanta! La cosa davvero unica è che l’orologio e gli ingranaggi presenti al suo interno sono stati tutti realizzati con tronchi d’albero e si muovono grazie all’azione dell’acqua. L’orologio si trova al centro esatto di Villa Borghese ea pochi passi dalla bellissima Terrazza del Pincio, uno dei posti panoramici più belli di tutta Roma, per cui non potete non approfittarne.

9. Ponte Rotto – Isola Tiberina

Ancora una volta ci troviamo nei pressi del Rione Ripa uno dei rioni più densi e ricchi di storia. Proprio qui si trova un altro interessante monumento: il Ponte Rotto. Il nome non è un caso, ma si tratta proprio dei resti di un vecchio ponte che attraversava il Tevere. Si tratta del primo ponte in muratura di tutta Roma, la sua costruzione, infatti, risalirebbe intorno al 140/142 a.C. Questo ci fa capire quindi la sua grande importanza storica. Ciò che rimane di questo antichissimo ponte si trova oggi proprio al centro del fiume Tevere, affiancato all’odierno Ponte Cestio. La visione dell’attuale ponte insieme a ciò che rimane di quello originale crea un connubio tra antico e moderno davvero unico!

10. La prima parolaccia e il primo fumetto della Storia – Chiesa di San Clemente

Concludiamo il nostro elenco delle 10 cose gratis e particolari di Roma con una nota divertente: nella Chiesa di San Clemente, non lontano dal Colosseo si trova un affresco del VI secolo d.C. piuttosto ardito, poiché compare, per la prima volta nella storia, una parolaccia!. Nell’affresco compare un personaggio, tale Sisinnio che urla ai suoi tre servi: “Traite traite fili de le XXXX!” (“Tirate, tirate, figli di XXXX”!). L’affresco inoltre ha un altro primato: non solo compare per la prima volta una parolaccia, ma per la prima volta sono scritti i pensieri dei personaggi in scena, come se fossero all’interno di un fumetto. Davvero imperdibile!

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